09/02/2022
Ricerca e sviluppo, miglioramento delle tecnologie, ottimizzazione degli scafi e dei materiali, efficienza delle motorizzazioni e dei combustibili, lo smaltimento e il riciclo responsabile sono la base di partenza per rendere sostenibile la navigazione ma soprattutto la nautica in generale.
Durante lo scorso Salone Nautico, Università di Genova e Legambiente hanno trovato un accordo per lo studio e lo sviluppo di soluzioni ecosostenibili per la nautica del futuro a partire dalla nuova Goletta Verde, l’imbarcazione che da oltre 35 anni monitora lo stato dei mari italiani.
Navigare in modo sostenibile significa salvaguardare le acque (dolci o salate), la costa, tutto l’ecosistema marino e ambientale.
L’elettrico inizia ad affacciarsi anche tra i pontili.
Da anni sono presenti piccoli motori elettrici per i tender, le barche a vela da sempre sfruttano i pannelli solari e il vento per ricaricare le batterie, barche più grandi affiancano ai motori endotermici anche una propulsione ausiliaria elettrica le cui batterie si ricaricano con l’utilizzo del motore principale. A Venezia e sul lago di Garda si contano numerosi taxiboat elettrici al 100%.
I vantaggi della navigazione elettrica sono molteplici e tra questi ne segnaliamo due in particolare. Il primo: le barche elettriche vengono ammesse alle aree marine protette in quando non rappresentano un pericolo per l’ecosistema e l’ambiente marino. Il secondo: la totale assenza di rumore, fumi e vibrazioni rende meravigliosa la navigazione.
In questo momento non esiste, e probabilmente non è configurabile nel breve periodo, una normativa nazionale sul tema della sostenibilità nautica. È interessante evidenziare come sempre più cantieri navali siano interessati ad adottare strategie green per la costruzione e il refitting di navi e imbarcazioni da diporto.